lunedì 28 marzo 2011

Il posto delle fragole

Smultronstället (tradotto per il film di Bergman come "Il posto delle fragole", e letteralmente traducibile come "il posto delle fragoline di bosco") indica per gli svedesi il posto "preferito", uno di quei posticini, magari poco conosciuto, in cui uno quando può ci va.
Uno dei nostri nuovi posti delle fragole è "Portvaktsstugan", il "gabbiotto del portinaio", un caffè in stile anni '30 situato a Solna appena dopo il cancello della Filmstaden, l'ex Cinecittà che da qualche anno è stata recuperata e trasformata in zona residenziale con il cinema come tema culturale. La specialità di Portvaktsstugan sono le cialde, ma anche il caffè con "sju sorters kakor", sette tipi di biscotti diversi è piacevole. È quindi un posto ideale dove andare dopo la fine dell'allenamento di calcio di Eleonora per recuperare le energie consumate. Fortuna ha poi voluto che fosse libera la stanzetta "Greta Garbo", piccolina ed accogliente, tutta per noi. Su un tavolino c'era il gioco dello yahtzee. Ecco quindi che mentre Sofia si divorava cialde e biscotti, Anette ed io abbiamo deciso di insegnare ad Eleonora a giocare a yahtzee (in una versione semplificata). Non l'avessimo mai fatto....abbiamo avuto a che fare con il suo lato che adora vincere. Da una parte noi che cercavamo di dirle che "è solo un gioco" e che sportivamente "si può anche fare il tifo per gli altri", dall'altra lei che ad ogni punto fatto si inventava un balletto nuovo e che inventava canzoncine che si auspicavano che né io né Anette facessimo punti. La cosa poi non è stata resa più facile dal fatto che Eleonora vincesse continuamente e che io e Anette trovassimo divertente la situazione che si è coronata con un "mamma, papà, mi piace quando perdete contro di me".
Come si fà a cercare di insegnare valori e cose serie mentre si ride fragorosamente?

5 commenti:

  1. Sono arrivata su questo blog ieri mattina, non so neanche bene da dove. L'ho letto d'un fiato, compatibilmente col fatto che fosse domenica e che fossi, giustamente, reclamata dai figli!
    L'invidia è un brutto e soprattutto inutile sentimento. Per questo non perdo tempo ad invidiare te, Stefano, ma a sperare che piano piano, con l'esempio e le "richieste" dall'interno, anche qui in Italia le cose possano migliorare in termini di politica sociale!
    Sperare forse non basta... Ma è grazie a testimonianze dirette come la tua, che possiamo credere di poterci arrivare anche noi!

    RispondiElimina
  2. magari sono proprio le risate che lo insegnano? Non lo so non ci sono ancora arrivata, ma se sii vedono solo genitori coi musi lunghi perchè i figlio "non capiscono" e questi vanno avanti imperterriti a fare la ruota del pavone perchè hanno vinto, ci sarà ben qualcosa di strano,no?

    curiosità: la a con la dieresi ( scusa ma non conosco la combinazione tasti per farla ) si legge come una e aperta tipo "thé"?

    RispondiElimina
  3. @Chiara73 È meno invidiabile la Svezia se ti dico che stanotte, 28 marzo, è nevicato? :)
    Comunque io sono convinto che le cose miglioreranno, prima piano, poi sempre più velocemente, appena passato quel "tipping point" così ben descritto da Malcom Gladwell.

    @LauraGDS Esatto.
    Ä si legge come una E aperta, alla piemontese.
    Å come una O un po' chiusa.
    Ö come l'oe di cassoeula

    RispondiElimina
  4. La situazione che hai descritto è come al sempre un momento carino e divertente delle vostre giornate, però leggere della fonetica svedese tradotta in dialetto italiano mi ha fatto ridere un mucchio :)
    l'ho sempre pensato che siamo un popolo multiculturale ;)
    e mi sta prendendo la spiga dello svedese, accidenti, insieme a: portoghese, inglese, spagnolo, finlandese fa 5 lingue straniere da imparare... puzzolina. meno male che la mia prof di francese insisteva a dire che per le lingue son dotata. :)

    RispondiElimina
  5. mio figlio uguale: la prima volta che ha giocato a yahtzee ha stravinto, al terzo yahtzee non sapevamo nemmeno quanti punti dargli... e naturalmente non sa perdere, vince a tutti i giochi, sempre, ma se capita che perda casca il cielo! Elena

    RispondiElimina