domenica 29 gennaio 2012

Come delle parole magiche

È successo troppe volte perché sia un caso. Dev'esserci qualcosa di magico in quelle parole. Quando si vola non c'è verso di far dormire Sofia in aereo, ma appena il capitano pronuncia le fatidiche parole "Signore e signori volevo informarvi che abbiamo iniziato la discesa verso..." ecco che Sofia si addormenta. E così al momento dello sbarco quando c'è da vestirsi, prendere i bagagli a mano, ritirare dal nastro bagagli e passeggino ecco che Sofia è un fagottino russante fra le braccia di Morfeo.
Mi sa che adesso proverò a dirle quella frase anche a casa all'ora di metterla a nanna...

8 commenti:

  1. Consolati non sei il solo.

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  2. Con il quasi settenne, basta la discesa nei box, dopo un viaggio in auto di qualche ora. Proprio al momento di scaricare tutta la macchina...
    Roberta

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  3. No, non sono le parole magiche... ma è la legge di Murphy che viene potenziata dalla presenza di bimbi piccoli!

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  4. non so se ti consola ma anche il mio figlio piccolo ha sempre fatto così. Chiacchiera da farti impazzire per tutto il viaggio e poi...puff!

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  5. Fra le braccia di Morfeo ma anche fra le tue braccia... suppongo!

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  6. per Sara di sei anni, è fatidico il semaforo all'angolo di casa al rientro!
    prova a registrare il capitano la prossima volta e vedi se funziona anche a casa! ;) Antonella

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  7. É grave se a 25 anni mi fa lo stesso effetto?

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  8. hai provato le parole magiche a casa?hanno funzionato?
    mi piace molto il tuo blog,era ora di scoprire il punto di vista sei papà,anche se credo che siano pochi i papà attenti come te!

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