venerdì 17 aprile 2015

Piccole cose che non hanno prezzo

Ore 17:12, suona il mio telefono. È Anette. "Ciao, dove sei?" mi chiede. "Al lavoro" rispondo.
Anette: "Hmm... sono le cinque e un quarto, alle cinque e mezza Eleonora deve essere agli allenamenti di pallavolo, e alle sei tu devi portare Sofia in piscina, quindi noi saremmo dovute uscire di casa già da un po', e non posso lasciare Sofia da sola".

Entrambi gli appuntamenti erano nell'agenda del mio telefonino, solo che in quello degli allenamenti di Eleonora mi ero dimenticato il promemoria.

Alle 17:16 ero a casa. Eleonora è arrivata all'allenamento con soli tre minuti di ritardo.

Lavorare a 500m da casa è un privilegio.

3 commenti:

  1. un grandissimo privilegio e te lo dico da moglie di un pendolare

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  2. Decisamente. E lo dico da mamma single che impiega un'ora ad arrivare a casa anche in caso di urgenze.
    Roberta

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  3. Non lavoro più da 12 anni circa, ma ricordo di essere stata chiamata dall' asilo perchè mio figlio cadendo si era fatto un taglietto sotto il mento, necessitava di punti ma non era abbastanza grave per chiamare un'ambulanza....sono arrivata dopo 1 ora e quaranta!! Col cuore in gola ovviamente....

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