sabato 31 ottobre 2015

Come da tradizione

Come da tradizione il sabato del giorno dei morti siamo andati al minneslunden  (il campo dei ricordi), che è quella parte del cimitero nel quale le ceneri dei defunti vengono messe in una posizione non precisata, senza una lapide ad indicare un posto preciso. È il posto dove si vanno anche a ricordare i propri cari che non ci sono più, indipendentemente da dove siano.

Eleonora ha iniziato a singhiozzare appena passati i cancelli del cimitero. Al momento di accendere i ceri c'è mancato poco che le sue lacrime spegnessero le fiamme dei lumini. È tornata a sorridere solo in macchina verso casa. Lei è fatta così: si commuove, lascia uscire i suoi sentimenti senza freni, esorcizza le sue parole con un pianto liberatorio.

Sofia è più come la nonna di Mimmo in "Bianco, rosso e Verdone", che legge le date sulle tombe e commenta. Apparentemente più distaccata, in realtà altrettanto sensibile.

E il pensare alle persone dalle quali ci siamo separati diventa una cosa che ci unisce, come quell'abbraccio nel quale ci siamo stretti guardando i ceri che avevamo appena messo pensando a loro.

venerdì 30 ottobre 2015

Prepararsi alla comune

Questa sera ci siamo ritrovati, con la scusa di Halloween, a fare una cena con le due famiglie con le quali condivideremo a capodanno l'appartamento nel mega chalet sulle "alpi" svedesi (svenska fjällen).
Una delle due famiglie è quella dei vicini con cui abbiamo fatto la stessa cosa l'anno scorso. Con loro siamo rodati. Siamo soliti scherzare che dopo aver fatto la sauna insieme e aver fatto colazione tutti in calzamaglia potremmo forse passare anche una vacanza in barca insieme. L'altra è una famiglia dove lei è spagnola e lui svedese. Hanno un maschio di dieci anni e una femmina di otto.
I presupposti per una buona convivenza sembrano esserci tutti. I bambini giocano bene insieme e noi adulti sembriamo avere una visione simile su molte cose.
Saremo sei adulti e sette bambini, due maschi e cinque femmine, età miste fra i cinque e i dieci.
Ci sarà da divertirsi. 

giovedì 29 ottobre 2015

Skansen

Sofia oggi è andata a Skansen (il parco storico e zoo di Stoccolma). È tornata contentissima. Gli orsi non erano ancora in letargo, e ha detto che lei è contenta di non essere un'oretta,  perché altrimenti a causa del letargo ogni anno si perderebbe Natale.
È rimasta più affascinata dai pavoni che dalle foche.

Nota: se si va a prendere una bambina a scuola dopo una gita simile non bisogna avere fretta. Prima bisogna ascoltarsi i racconti di tutti i bambini ancora presenti...

mercoledì 28 ottobre 2015

All'asiatico con Sofia

Sono passato a prenderla a scuola e le ho proposto di andare fuori a cena io e lei, idea che le è piaciuta tanto. Così stasera io e Sofia siamo andati al ristorante. La sua scelta è caduta sul buffet asiatico, che comprende dim-sum, sushi e piatti della cucina cinese.

Ha iniziato prendendo un mini assaggino di quasi tutti i piatti. Mi ha dato il pezzetto di sushi dopo averne mangiato metà; lo voleva provare visto che piace a un paio di sue amiche, ma non ha avuto successo. Ha invece mangiato senza battere ciglio un paio di piatti abbastanza piccanti.

Il secondo giro lo ha fatto solo di fritti, dove ha bocciato i mini involtini primavera, prediligendo i gamberi, i totani e il pollo.

Al terzo giro ha provato il tofu, ma non l'ha convinta. "Mi sembra di mangiare un pollo troppo morbido" ha sentenziato. L'hanno invece convinta le "nuvole di gambero" che ha preso a ogni giro.

Il quarto giro l'ha fatto solo di frutta. Fresca. Niente banana fritta. C'è stato posto anche per un'ultima nuvoletta di gambero.

Poi due giri di gelato: vaniglia, cioccolato, fragola e sopra la salsa di cioccolato. Era tentata dal metterci la nuvola di gambero a mo' di biscotto, ma dopo averci pensato su ha cambiato idea.

L'acqua l'ha voluta frizzante e al sapore di limone.

All'uscita le hanno regalato una mini statuetta di Buddha, che lei ha descritto al nostro vicino (che abbiamo incontrato tornando a casa) come "Il Gesù cinese".

Mi ha detto, coprendomi di baci, che le è piaciuto, che si è divertita e che vuole tornarci.

martedì 27 ottobre 2015

Solo con Sofia

Nonna Eivor e nonno Bosse mi hanno riportato Sofia, assieme a degli squisiti biscotti che Sofia ha fatto sotto la supervisione della nonna. Sono poi tornati a casa, dopo la cena che mi hanno fatto trovare pronta.
Per i prossimi due giorni io e Sofia saremo insieme.
Abbiamo iniziato sedendoci sul divano e raccontandoci di tutto. Poi mentre stendevamo il bucato mi ha preso in giro perché confondo le sue calze con quelle di Eleonora. Quindi ha iniziato a farmi una specie di terzo grado facendomi domande su quando io avevo la sua età.
In due ore di chiacchierata con una quasi seienne si possono affrontare argomenti interessanti, e realizzare che coglie molti fatti della vita, incluso che ha idee precise sulle coppie di fatto e sull'avere figli senza essere sposati, sul divorzio e sulla gestione dei figli in coppie separate. I bambini in prima elementare si raccontano di tutto e si formano opinioni proprie.
Poi ha preparato i suoi vestiti per domani e mi ha annunciato che vorrebbe aiutarmi a scegliere la cravatta domattina.
Quindi per la buonanotte ha deciso di leggermi lei una piccola storia.

lunedì 26 ottobre 2015

Radio Londra

Da Londra arrivano foto di Eleonora che mangia cioccorane (agli studios dove hanno girato Harry Potter)  e che si mette in posa davanti a tutti i monumenti più o meno famosi di Londra.

Da casa dei nonni materni Sofia mi ha raccontato dei dolci che ha fatto con la nonna e della gita che faranno domani prima di venire da me.

Io sono riuscito a svolgere quattro commissioni che avevo in lista da mesi, e stamattina sono riuscito a farmi il caffè con la moka, ad ascoltare "prima pagina" e a leggere il giornale in rete prima di andare al lavoro.

domenica 25 ottobre 2015

Punti di vista

Dopo aver lasciato Eleonora e Anette all'aeroporto, io e Sofia siamo andati da nonna Eivor e nonno Bosse, dove Sofia starà un paio di giorni.
A tavola, a cena, poco prima che io tornassi a casa, ci siamo messi a parlare dei prossimi giorni.

Io: "Oh...pensa...domani mattina mi alzerò, sarò da solo, quindi non dovrò preparare la colazione per nessun altro, niente vestiti da preparare se non i miei, nessuno da accompagnare a scuola..."

Sofia, con voce serissima, ma con uno sguardo molto biricchino: "Ma non ti annoierai??"

sabato 24 ottobre 2015

Il quinto petalo

Mi è capitato di descrivere il "quadrifoglio della felicità" come quando ho la fortuna di trovare l'equilibrio fra:
- Tempo con tutta la famiglia
- Tempo con Anette e senza le bimbe
- Tempo con le bimbe e senza Anette
- Tempo da solo

Domani Anette andrà a Londra con Eleonora per cinque giorni. È il viaggio dei 10 anni che Eleonora compirà a novembre, fatto ora mentre le scuole avranno la settimana di vacanza autunnale.

Cosi io farò quattro giorni con Sofia (uno lo farà da nonna Eivor, nonno Bosse e gatto Simon).

venerdì 23 ottobre 2015

Il giorno dopo

Il messaggio di posta elettronica è arrivato a metà giornata, dalla direttrice della scuola di Eleonora e Sofia. Conteneva il riferimento ai fatti di ieri di Trolhättan e alle due riunioni che il personale ha avuto ieri e oggi per parlare della situazione, raccontare delle reazioni dei bambini e avere strumenti per affrontare la situazione. Fra le altre cose nell'e-mail c'erano:
- alcune regole che cambieranno; ad esempio cambiano gli orari di alcune porte automatiche, ogni visitatore dovrà registrarsi, il personale avrà un cartellino con il proprio nome.
- un riferimento alla festa di oggi pomeriggio per i bambini dei primi tre anni, che aveva come tema Halloween; la festa si è fatta, ma niente maschere né travestimenti.
- la regola che da oggi niente più armi giocattolo a scuola. Basta con spade, sciabole e simili.
- un articolo di una psicologa su come affrontare questi argomenti con i bambini (non lasciare che i propri timori abbiano il sopravvento, non mentire, far cercare al bambino stesso di rispondere a certe domande.

Così alla festa/disco a tema Halloween Sofia è andata con un bell'abito di quelli della festa, di raso e velluto e con una gonna con sottogonna i tulle.

I bambini hanno anche celebrato il giorno delle Nazioni Unite, cosa che è sembrata ancora più importante visto il motivo del crimine di ieri. Eleonora ha fatto il suo assolo in italiano. Sofia è stata orgogliosissima della sorella e ha coinvolto la sua classe in un applauso spontaneo

giovedì 22 ottobre 2015

prepararsi a un dialogo complesso

È successo anche in Svezia, oggi, come precedentemente negli USA, in Finlandia, e (anche se con un movente "politico" e non in un istituto scolastico) in Norvegia: un giovane è entrato in una scuola e ha ammazzato. Mascherato. Con una spada.
Ne parla tutta la nazione. Domani ne parleranno ancora si più. Specialmente nelle scuole.
Così con Anette abbiamo deciso che anche noi ne avremmo parlato con le bimbe.
Lo ha fatto lei. Io sono ancora in viaggio. Ma sono sicuro che si tornerà sul discorso, a parlare di cosa è successo e di come comportarsi.
Che poi alla fine parlarne non è così difficile. Capiscono. Più di quanto si creda. Ma c'è quell'amaro in bocca di rivelar loro che il mondo non sempre è come ci piacerebbe, e che alcuni adulti si comportano in maniera opposta rispetto a quello che cerchiamo di insegnare ai bambini. Dai quali spesso dovremmo imparare, anche perché in fondo eravamo proprio come loro.

mercoledì 21 ottobre 2015

The social family 2.0

Io a Parigi, Anette a una conferenza nell'arcipelago di Stoccolma, nonno Bosse e nonna Eivor a casa a prendersi cura di Sofia (che viene portata a danza dalla vicina e a calcio dai genitori di una compagna di squadra) e di Eleonora, che a inglese ci va da sola e che mi tiene aggiornato via WhatsApp, mentre nonna Eivor lo fa via sms.

martedì 20 ottobre 2015

Un po' assente

Ieri Berlino, oggi Amsterdam, sono a casa, domattina porterò le bimbe a scuola, ma nel pomeriggio volerò a Parigi. Ritorno giovedì notte.
Come papà questa settimana sarò abbastanza assente.
Vedo che molti duty free degli aeroporti sono stati studiati con una sezione che gioca proprio sui sensi di colpa dei genitori (e i coniugi) in viaggio per lavoro.
Eleonora mi aveva detto che da Parigi avrebbe voluto un croissant.
Questa sera era ancora sveglia quando sono arrivato e mi ha detto di aver cambiato idea, "tanto non sarebbe arrivato fresco".

lunedì 19 ottobre 2015

Saranno le faccine

Saranno le faccine e i disegnini in quantità industriale, sarà che è gratis, sarà che è un modo immediato di raggiungere chi vuole indipendentemente da dove questi sia nel mondo (nonni e zia a Milano, io in giro per l'Europa questa settimana),  fatto sta che Eleonora adora WhatsApp, che è diventato il nostro modo di comunicare preferito quando sono via per lavoro.
...e a volte anche quando sono semplicemente in un'altra stanza :-)

...e anche io li trovo comodissimo

domenica 18 ottobre 2015

Una piccola rimpatriata e un compito speciale

Oggi giornata di relax.
L'unico "impegno" è stato una piccola rimpatriata: un paio d'ore al parco giochi con il nucleo "storico" dei compagni di classe dell'asilo di Sofia. Visto che sono sparpagliati in scuole diverse (anche se in classe di Sofia sono capitati in quattro e un paio le incontra a calcio), ma che gli anni dell'asilo avevano creato un bel gruppo unito, ecco che c'è stato l'incontro, voluto tanto dai bimbi quanto dai genitori.

Venerdì sarà la giornata delle Nazioni Unite. A scuola di Eleonora e Sofia canteranno la versione svedese di "Last night I had the strangest dream" di Ed McCurdy. Gli insegnanti delle classi del quinto anno hanno deciso insieme agli alunni che gli allievi con una seconda lingua canteranno una strofa nella seconda lingua, così Eleonora farà un assolo in italiano. Assolo visto che la sua compagna di classe con il papà italiano ha la mamma finlandese, e quindi per massimizzare il numero di lingue canterà nella lingua della madre (che conosce e parla).

sabato 17 ottobre 2015

Il tablet può attendere

Tornati a casa dal torneo di calcio pensavo che Sofia volesse mettersi sul divano con una cioccolata calda e il tablet o la tv.
Invece appena scesi dalla macchina ha visto alcuni dei bambini dei vicini. Così non si è nemmeno cambiata. Hanno giocato in giardino e in strada: nascondino, un-due-tre-stella, ce l'hai e poi hanno preso i gessetti per giocare a mondo...e per colorare il nostro mondo.
Il tablet può attendere.

venerdì 16 ottobre 2015

Loro la vorrebbero così

Eleonora e Sofia hanno parlato con l'architetto su come vorrebbero le loro stanze.
Eleonora ha praticamente descritto un'estensione du Hogwarts, con i colori di Grifondoro, posto per tanti libri e un caminetto. Mi aspetto fuori dalla porta un quadro magico che chieda la parola d'ordine.
Sofia vorrebbe un campo fiorito, un cielo azzurro, il sole e magari anche dei coniglietti.

giovedì 15 ottobre 2015

Un aiuto extra

Questa sera ero l'unico allenatore agli allenamenti di Sofia. Gli altri mi avevano avvisato che per impegni di lavoro non sarebbero potuti venire.


Così ho chiesto ad Eleonora se avesse voglia di farmi da vice, cosa che lei ha accettato con piacere.
Se c'è una cosa nella quale Eleonora eccelle è proprio il farsi apprezzare e seguire dai bambini più piccoli. È una cosa che si nota a scuola, dove alcuni bambini delle classi inferiori le si gettano addosso per abbracciarla e coccolarla quando la vedono passare (lasciare Sofia la mattina è un'impresa se c'è anche Eleonora, le vengono intorno come uno sciame d'api).


L'allenamento è andato benissimo. Eleonora ha istruito, incoraggiato, giocato (e l'unico fallo lo ha fatto atterrando Sofia...).


Quasi quasi me la porto anche la prossima volta.

mercoledì 14 ottobre 2015

Tetris quotidiano

Anette è via per un paio di giorni. Settimana prossima sarò io a farmi tre capitali europee in quattro giorni (quattro considerando Stoccolma).

Oggi c'era il colloquio con la maestra di Eleonora; colloquio che Eleonora (lo studente non solo partecipa, ma ha proprio un ruolo attivo nel descrivere come vanno le varie materie e la vita a scuola in generale) ha gestito in maniera brillante. La cosa interessante è stata che Anette ha partecipato per telefono.

Oggi era anche il "nostro" (come famiglia) turno di portare a danza Sofia e una delle figlie dei vicini (e siamo fortunati perché loro le portano tre volte su quattro). Via dal colloquio prendi quindi le bimbe e portale a danza, mentre Eleonora è andata da sola a inglese.

Una volta finite tutte le attività la bimba dei vicini si è auto invitata a casa. Nessun problema, ho fatto qualche frittella in più. E qui la soddisfazione: mi ha detto che le faccio anche meglio di sua mamma :-)

Adesso Eleonora, Sofia, e un numero imprecisato di peluche sono nel lettone.

Vediamo se dormo con loro o in un altro letto...

martedì 13 ottobre 2015

Eleonora prende appunti

Anche la Svezia non è esente dalla moda dei vari programmi televisivi di cucina. Ce ne sono di tutti i tipi: per amatori, per professionisti, per celebrità, per bambini, a tema (tipo solo dolci).

Eleonora ne ha guardati diversi, e ne segue abbastanza assiduamente un paio, di cui uno sul canale per bambini (Barnkanalen) di nome årets sockerbagare (il pasticciere dell'anno), che ha per protagonisti dei bambini e che ha come tema i dolci.

A lei il programma non basta guardarlo. Lei lo vive. Innanzitutto lo segue con il suo quaderno di cucina e prende appunti in maniera febbrile: annota consigli e trucchi e scrive i suoi commenti. Inoltre è una specie di estensione dello studio televisivo. Incita, commenta, si emoziona.

La cosa positiva è che poi gli appunti li mette in pratica e che dal salotto passa alla nostra cucina. Così noi possiamo gustarci i suoi esperimenti!

lunedì 12 ottobre 2015

Una piccola emozione

Oggi, nel tardo pomeriggio, ero a casa con Eleonora e Sofia.
Eleonora aveva da fare dei compiti di italiano.
Sofia, che vuole essere come la sorella, ha quindi preso uno dei libri che usavamo quest'estate e si è messa anche lei a fare degli esercizi di italiano.
Dopo un po' io ero al telefono con nonna Marghe, quando ecco che Sofia è incappata in un esercizio che le dava del filo da torcere. Ecco quindi che Sofia ha fatto per venire da me a chiedermi aiuto, ma quando ha visto che ero al telefono ha deciso di chiedere a Eleonora, la quale ha iniziato in maniera molto pedagogica a spiegare l'esercizio alla sorellina. Fra di loro sono solite parlare in svedese, tranne quando litigano, ma in questo caso, verosimilmente vista la materia, il tutto si è svolto in italiano, cosa che ho notato anche se stavo parlando al telefono.
E devo ammettere che questo loro aiutarsi e discutere dei compiti in italiano mi ha dato una piccola emozione.

domenica 11 ottobre 2015

Quasi una copia

La domenica di oggi è stata quasi una copia di quella della settimana passata.

Eleonora aveva una gara di orientamento (che ha segnato il suo esordio nella categoria competitiva superiore). Così Sofia, accompagnata dal sottoscritto, ha voluto partecipare alla categoria mini, che si svolge su un percorso segnato in modo da aiutare i più piccini a trovare i vari controlli.
E come settimana scorsa, dopo il percorso segnato Sofia ha voluto misurarsi con la categoria "inskolning" (inserimento), che misurava un po' meno di un paio di chilometri e che aveva alcuni controlli in comune con le categorie dei percorsi più facili, ma che ha anche la caratteristica di avere lungo il percorso dei cartelli con la faccina allegra o quella triste, a seconda che si sia sulla strada giusta o meno. Questa volta però sono andato io con lei, mentre settimana scorsa era andata con mamma Anette.
Nel bosco, ad uno dei controlli abbiamo anche incontrato Eleonora, che ci ha salutato e poi ha subito continuato con il suo ritmo gara.

E una volta all'arrivo, anche se oggi, al contrario di settimana scorsa" non era "il giorno dei dolcetti alla cannella" c'erano ad attenderci nonna Eivor e nonno Bosse con dei dolcetti alla cannella fatti dalla nonna.

A metà pomeriggio poi io e Sofia siamo andati ai suoi allenamenti di calcio.

sabato 10 ottobre 2015

Nuove regole

Da quest'anno la squadra di pallavolo di Eleonora è passata a quello che viene chiamato "Kidsvolley level 4", che è una versione del minivolley popolare nei paesi scandinavi dove la palla può toccare una volta il campo, il secondo giocatore può fermarla (il primo no, deve giocarla al volo di bagher o dita) e devono esserci due passaggi all'interno della squadra.

Oggi c'è stato il primo torneo, e una delle regole prevedeva che i bambini si alternassero a fare gli arbitri e i segnapunti, cosa che è piaciuta tantissimo. Era la prima volta che un torneo in Svezia si giocava con le regole del "level 4", quindi possiamo dire di aver fatto parte di una pietra miliare della storia della pallavolo svedese.

Fra una partita e l'altra Eleonora è anche riuscita a vendere le fette della torta che aveva preparato e che ha avuto un ottimo successo. Se c'è una cosa che contraddistingue la nostra squadra è la qualità delle torte che vengono vendute per raccogliere un po' di fondi della squadra. Squisite.

venerdì 9 ottobre 2015

Primo colloquio a scuola di Sofia

E così è arrivato il giorno del primo colloquio a scuola di Sofia. La sua maestra ci ha accolto con grandi complimenti. Su Sofia ha avuto solo complimenti e belle parole e ci ha raccontato diversi aneddoti su come Sofia si sia presa particolarmente cura di un compagno di classe da poco trasferitosi in Svezia e che inizialmente non parlava svedese.
Ci ha anche raccontato di come i bambini della classe adorino Eleonora, che viene regolarmente coccolata ogni volta che passa a trovare la sorellina.

Da notare che la precisione svedese ha vacillato un bel po': la maestra era in ritardo di 15 minuti, la riunione in un'altra aula rispetto a quella comunicata e nessuno in segreteria sapeva nulla.

giovedì 8 ottobre 2015

Frasi qua e là

A colazione, Eleonora e Sofia: "Sai papà, abbiamo fatto un patto. Abbiamo deciso di essere brave. Litigheremo al massimo tre volte al giorno!".

Al momento di andare a letto. Sofia: "Mamma, ieri ho dormito tutta la notte nel mio letto, e tu hai detto che è stato un bel regalo, ma tu dici anche che i regali non si fanno ogni giorno, quindi non posso promettere che questa notte dormirò tutta la notte nel mio letto".

mercoledì 7 ottobre 2015

Come compito un regalo

Uno degli esercizi delle lezioni di artigianato a scuola di Eleonora è quello di taglio e cucito. Dopo aver fatto delle presine e un cuscino, Eleonora ha deciso che il progetto successivo doveva essere quello che diventerà il suo regalo per il compleanno di Sofia: un cavallino giocattolo, di quelli con la testa di cavallo sopra un manico di scopa.
Così Eleonora ha passato un paio di lezioni a ritagliare le varie parti e cucirle insieme. Oggi mi ha fatto vedere il risultato. È quasi pronta, manca solo il bastone!

martedì 6 ottobre 2015

La frase mitica

L'ha pronunciata Sofia quando Eleonora, finito di cenare, ha chiesto ed ottenuto di potersi alzare da tavola per andare a leggere, ma ha lasciato il piatto e le posate sul tavolo.

L'ha detta con poca enfasi, ma perentoria e con un sorriso, quando io ho chiesto a Eleonora se non avesse dimenticato qualche cosa.

Ha detto: "Questa casa non è un albergo!"

lunedì 5 ottobre 2015

Tutta suo padre

Sono entrato e l'ho salutata. Eleonora mi ha sorriso, salutato, dato un bacio e poi mi ha raccontato della sua giornata. Più volte ci siamo parlati guardandoci in faccia, ma lei non ha detto nulla.

Quando è arrivata mamma Anette lo ha notato subito e mi ha detto che stavo bene e le piaceva. Eleonora a quel punto ha chiesto a cosa si riferisse la mamma. Io le ho detto di osservarmi bene.

Prima nulla.
Poi un abbozzato riferimento molto vago a non ho capito bene cosa.

A quel punto le ho indicato la mia testa.
Lei ancora incerta.

Le ho quindi raccontato che mi sono tagliato i capelli. Di almeno 5 cm.

Lei ha sorriso, mentre Anette dichiarava che, se ce ne fosse bisogno, questa è una prova ulteriore che Eleonora è proprio mia figlia.

domenica 4 ottobre 2015

Domenica pienotta

C'è stato un tempo in cui la soffitta faceva un po' da ripostiglio, e così lì si sono accumulati negli anni i vestiti che non andavano più bene né a Eleonora né a Sofia.

Adesso però è partito il progetto per trasformare la soffitta così ognuna delle bimbe avrà la propria stanza. Ecco quindi che abbiamo colto l'occasione per svuotare la soffitta e donare, fatta eccezione per alcuni dal valore affettivo speciale, tutti i vestiti che sono passati di misura a Sofia.
L'operazione è stata un trip nostalgico notevole.

Da notare che oggi qui era "kanelbullens dag" il giorno dei dolcetti alla cannella. Noi lo abbiamo festeggiato sia con i dolcetti fatti da nonna Eivor che con quelli di pasticceria. L'energia è comunque stata usata tutta visto che oggi c'era una delle tappe della serie giovanile di orientamento di Stoccolma, alla quale hanno partecipato un migliaio di bambini. Due di questi erano Eleonora e Sofia. Eleonora ha corso la sua prima gara "sprint" di orientamento (un paio di km circa in ambiente cittadino, quindi su un terreno più veloce e con un tipo di carta abbastanza diverso). Sofia ha prima partecipato al percorso per principianti, poi corso con mamma Anette la distanza più corta (poco più di un chilometro) e quindi nel pomeriggio fatto gli allenamenti di calcio.

sabato 3 ottobre 2015

Come far ridere mamma Anette

Io ed Eleonora questa mattina stavamo preparando la colazione quando è entrata in cucina Anette, che è scoppiata in una fragorosa risata quando Eleonora, con perfetta cadenza meneghina, le ha detto: "Uè mamma, il papà mi sta insegnando il milanese!"


venerdì 2 ottobre 2015

Con Eleonora dal dentista

Ci sono persone che sono portate per la propria professione. Una di queste è il dentista di Eleonora e Sofia.
Oggi siamo andati a fare la visita di controllo di Eleonora. Lui è stato istruttivo e professionale, ed Eleonora si è sentita proprio in gamba.
Alla fine anche Sofia, che doveva solo accompagnarci, è riuscita a portarsi via uno spazzolino ed un anellino e non vede l'ora di fare lei la visita.
10 e lode al dentista per come sa farci con i bambini.

giovedì 1 ottobre 2015

Primo allenamento in notturna

Eleonora oggi ha fatto il suo primo allenamento di orientamento in notturna (cosa qui quasi impossibile da fare d'estate, ma che fra qualche settimana si potrà fare già nel primo pomeriggio...).

È partita di scatto, ha fatto sei-sette passi in una direzione, poi si è fermata, ha guardato a destra, poi a sinistra, e poi è ripartita in direzione diametralmente opposta gridando a me e ad Anette "Avevo girato la mappa al contrario!". Quindi è scomparsa nel buio.

È tornata dopo aver trovato tutti i controlli.