lunedì 29 febbraio 2016

Notizie sparse

Sofia è ancora dai nonni. Ha fatto la prima notte senza tosse. La febbre è finalmente scesa, mentre appena la nonna si è distratta Sofia è salita...sul tappetino elastico in taverna!


Anette sembra essersi presa il terribile raffreddore che ha colpito Sofia. Anzi, non sembra. Se lo è proprio preso.


Eleonora... per scaramanzia non scrivo nulla.


Io, l'unica mattina nella quale avevo pianificato di dormire un pochino più del solito, sono stato svegliato dalla mamma di una compagna di classe di Eleonora che voleva sapere se potevano andare a scuola insieme. Le ho detto che per me non c'era problema... ma anche che io sono a Milano, per cui poteva chiamarla a casa o sul suo cellulare, anziché sul mio.

domenica 28 febbraio 2016

Chist' è 'o paese do sole...

Io a Milano. Pioggia. E non poca.
In Svezia invece -2 e sole splendido. Cielo terso. Così Eleonora prima ha fatto sci di fondo, poi ha provato per la prima volta il biathlon. Ha colpito diverse volte i bersagli, sia quelli grandi (di quando si spara in piedi) che quelli più piccoli, di quando si spara sdraiati.
Si è  divertita molto.

sabato 27 febbraio 2016

Battuto da Melodifestivalen

Ho mandato un messaggio ad Anette chiedendole se le bimbe volessero essere chiamate per la buonanotte.

Risposta di Eleonora e Sofia: "no grazie, è appena iniziato Melodifestivalen"

venerdì 26 febbraio 2016

Piccola diaspora

Io sono a Milano.
Sofia è, ancora febbricitante, a casa di nonna Eivor e nonno Bosse.
Eleonora e Anette sono a casa.

giovedì 25 febbraio 2016

Orientamento serale

Sono andato a prendere Eleonora agli allenamenti di orientamento.
Mi ha fatto vedere la mappa di dove aveva corso e trovato le varie "lanterne". Un percorso di un paio di chilometri e mezzo abbondanti fra sentiero e sterrato, terreno abbastanza in piano, ma con un paio di salite, fondo duro (visti i 3 gradi), lanterne in posizione abbastanza facile, ma che comunque richiedevano una certa capacità di leggere la mappa e di scegliere la strada migliore, anche perché era buio pesto vista l'ora (in testa aveva una lampada a led).
Poi mi ha fatto vedere in quanto tempo aveva completato il percorso (diciassette minuti e cinque secondi). Mentre lo raccontava era proprio contenta.
Le piace correre.
Le piace quasta cosa i farlo mentre c'è qualcosa da risolvere, ossia il trovare le lanterne.
E per me è proprio bello vedere che fa una cosa che le piace. Fa appassionare anche me, che quando mi sono trasferito qui non sapevo nemmeno che esistesse.


mercoledì 24 febbraio 2016

Arredamento svedese

Ieri e oggi Anette è stata a casa con la febbricitante Sofia. In uno dei (pochi) momenti in cui Sofia dormiva, Anette ha sfogliato una rivista di architettura nella quale c'era un consiglio sul come arredare: "Disponete su una mensola o un tavolino alcuni oggetti che avete piacere di avere facilmente a disposizione. Variate e cambiate gli oggetti a seconda della stagione.".

Questo è stato il risultato:

martedì 23 febbraio 2016

#Legodad

La Lego ha introdotto alcuni nuovi personaggi, fra cui per la prima volta anche uno in sedia a rotelle. Nella nuova serie ci sono anche il papà (con barba e camicia hipster) con biberon e passeggino e la mamma in carriera con tanto di ventiquattro ore.

Ho fatto vedere la foto del nuovo personaggio a Eleonora. Quasi con un po' di emozione le ho detto: "Guarda! Il papà con il passeggino!". La sua risposta, con aria un po' sorpresa è stata: "Lo vedo. E allora? Anche in giro se ne vedono tanti...".

lunedì 22 febbraio 2016

Quale delle tre?

Se un genitore (in questo caso il papà, cioè io) mentre sta uscendo dall'ufficio per andare a casa di un amico a incontrarsi con altri papà per una degustazione di vini comunica con la moglie e scopre che la figlia seienne ha 39,3 di febbre, deve:

1) Cancellare la serata e torna a casa, tanto ci si trova sempre ogni 4-5 settimane

2) Fare il gesto di chiedere, e poi andare, magari con un leggerissimo senso di colpa che sparirà con il primo bicchiere di Aglianico

3) Andare senza remore cantando a squarciagola "libiamo nei lieti calici...!"


domenica 21 febbraio 2016

Domenica pienotta

Oggi domenica di quelle pienotte, cominciata con Sofia che aveva una festa in piscina. Anette ha deciso di portare anche Eleonora (la festa era nella piscina piccola dove si tocca, Eleonora nel frattempo nuotava in quella grande). Finita la festa Eleonora ha provato tutti e due i trampolini (1 e 3 metri) e la piattaforma (5 metri), mentre Sofia si è tuffata dal trampolino di un metro.

Il tempo di fare la sauna e poi ho preso io Sofia per portarla a una seconda festa, dove ho scoperto che Sofia sa cantare "tanti auguri" in persiano, cosa che ha stupito anche i genitori del festeggiato che prima hanno cantato la tradizionale "ja, må han leva" in svedese e poi hanno iniziato a cantare in persiano e tutti i bambini si sono uniti al coro.
Sofia mi ha poi spiegato che la loro maestra ha origini iraniane, e che a scuola ogni bambino con una madrelingua diversa dallo svedese ha potuto insegnare ai compagni un paio di frasi e una canzoncina.

Finita la seconda festa non abbiamo fatto in tempo a tornare a casa che già era il momento di uscire e andare agli allenamenti di calcio (l'energia tanto era stata accumulata sotto forma di torte e muffins).

Per fortuna il fine settimana è terminato e domani si torna in ufficio!

sabato 20 febbraio 2016

Ronja la figlia del brigante

 Oggi siamo andati a teatro (a Stadsteatern) a vedere "Ronja la figlia del brigante", tratto dal romanzo di Astrid Lindgren. Testo molto fedele al libro e ad altre versioni teatrali e cinematografiche, scenografia e costumi completamente diverse quasi in stile blade runner. Lo spettacolo, di due ore e venti minuti, era consigliato dai sette anni. Abbiamo comunque pensato che sarebbe potuto andare bene anche per Sofia. Scelta azzeccata. Entrambe le bimbe si sono divertite tantissimo. La storia è un classico, un "Giulietta e Romeo" per ragazzi con una Giulietta un po' più Pippi. Un libro che merita di essere (ri)letto.

venerdì 19 febbraio 2016

Basta giochi

Non ho fatto in tempo a scrivere che il venerdì a scuola di Sofia era un giorno speciale che ecco che sono cambiate le regole.
Me lo ha detto Sofia quando sono andato a prenderla. Me lo ha confermato la lettera della settimana sul registro elettronico: da settimana prossima niente giochi. Nemmeno uno. Sono sorti troppi problemi, invidie, esclusioni.
La lettera conferma anche che a scuola è vietato ogni tipo di gioco di guerra.

Per fortuna però i momenti di gioco ci sono. Oggi ne hanno avuto uno durante matematica. Hanno fatto una passeggiata per la scuola, a due a due. Era una caccia al fantasma. Ad esempio in un armadio prima c'erano sette dolcetti, ma dopo che era passato il fantasma ce n'erano solo due. Ai bambini il compito di calcolare quanti ne aveva mangiati il fantasma. La matematica non è un'opinione. È un gioco.

giovedì 18 febbraio 2016

Ispirata dalla mia stanza d'albergo?

Il venerdì è un giorno un po' speciale per la classe di Sofia. Dal lunedì al giovedì la regola è che non si portano giochi a scuola, per evitare discussioni del tipo se capita che un bambino rompa (anche se verosimilmente per sbaglio) i giochi di un altro, ma anche per evitare eventuali invidie e litigi.
Il venerdì però è concesso, a proprio rischio, portarne uno. È un po' il loro casual Friday.
Così Sofia ha deciso che domani porterà il suo cappello rosa da cow-boy (o meglio, cow-girl).
Ha scelto anche i vestiti da abbinargli. Tutti rosa.
Pare che la foto della mia stanza d'albergo a Berlino ieri sia stata la fonte di ispirazione...

mercoledì 17 febbraio 2016

Le bimbe mi invidiano

Sono a Berlino, in un hotel dove domina il rosa.
Ho mandato una foto della stanza a Sofia ed Eleonora.
Mi hanno risposto con un messaggio vocale dove mi dicono che sono invidiosissime e che la prossima volta vogliono venire con me!

martedì 16 febbraio 2016

Tacos

Grande invenzione i tacos! Ottimo modo per far mangiare alle bimbe un sacco di verdure. Oltre a insalata, pomodori e mais loro ci mettono dentro anche il cetriolo a striscioline e la salsa guacamole fatta in casa con molto avocado.
E volendo si può si può sostituire la carne con il cous cous, così vengono vegetariane.
È uno di quei piatti ai quali Eleonora e Sofia non dicono mai di no.

lunedì 15 febbraio 2016

Essere coerenti

Al momento di uscire per andare da sola a scuola questa mattina ho visto che Eleonora si stava mettendo su le cuffiette del telefonino. Le ho chiesto cosa stesse facendo e lei mi ha detto di aver scaricato le canzoni in modo da poterle ascoltare senza consumare traffico di dati.
Io le ho detto che il problema non era il traffico dati, ma quello delle macchine, visto che per andare a scuola deve attraversare 4-5 volte e che la musica distrae facilmente.
Lei mi ha detto che io ascolto la radio in streaming con le cuffiette mentre vado al lavoro a piedi e che ascolto la musica anche quando esco in bici.
Io ho cercato di spiegarle che le cose non erano le stesse, ma qualcosa in me in realtà mi diceva che non aveva così torto, e che i bambini sono i primi a ricordarci di essere coerenti. Altrimenti il messaggio educativo va a farsi benedire.  

domenica 14 febbraio 2016

Una giornata all'insegna delle coccole



 Sofia ed Eleonora si sono divertite a dormire dai vicini. Eleonora è stata la prima a svegliarsi e ha organizzato insieme agli altri bambini (in totale erano in cinque) di portare la colazione a letto ai genitori della famiglia ospitante.

Tornate a casa le bimbe ci hanno riempiti di bigliettini e disegni pieni di cuori che avevano fatto per tutti i membri della famiglia.

È stato l'inizio di una giornata all'insegna della cucina e di San Valentino, con tanti dolci a forma di cuore e molto di più. Al centro commerciale vicino a casa c'era una cuoca norvegese (Manuela, di "passion for baking") a noi sconosciuta, ma che ha una trasmissione in tv ogni sera e 1,3 milioni di followers su instagram. Eleonora è rimasta quasi ipnotizzata, e si è aggiunta ai follower.

In serata Anette ha coinvolto tutta la famiglia nel preparare la cena romantica da lei pianificata da giorni, compreso uno squisito pulled elk, alce fatta come il pulled pork lasciandola brasare in forno a fuoco lento per 12 ore.

Il tutto è stato così dolce che avremmo quasi potuto fare a meno del dessert... ma le meringhe fatte dalle bimbe erano troppo buone!


sabato 13 febbraio 2016

Prima notte fuori

Questa sera siamo andati dai vicini a vedere "Mello" (il "festival di Sanremo" svedese).
Alla fine Sofia ha chiesto di potersi fermare a dormire.
Eleonora non ha voluto essere da meno.
I vicini hanno detto che non c'era problema.
Così io e Anette siamo tornati a casa da soli.

giovedì 11 febbraio 2016

L'ottava meraviglia

Sono in Olanda. Al momento della cena mi squilla il telefonino. È Eleonora. Sento molta emozione nella sua voce. Le chiedo cosa c'è.
E lei: "Papà una notizia fantastica...il numero otto... a luglio...sai... esce...arriva... l'ottavo libro si Harry Potter, quello su suo figlio...è una notizia fantastica... l'ho appena sentita alla tv... volevo condividerla con te!"

Eleonora è una vera "Potterhead". E questa condivisione, anche se potrebbe sembrare una cosa banale, mi fa proprio piacere.

mercoledì 10 febbraio 2016

Una nuova missione

Sofia ha detto che ha una nuova missione: conoscere meglio un bambino che fa danza con lei.
Me lo ha detto mentre uscivamo da danza questa sera.
In realtà è da mesi che fanno danza insieme, ma lei non aveva mostrato particolare interesse.
Poi questa sera lo ha sentito parlare con il suo papà proprio mentre si metteva le scarpe prima di uscire per tornare a casa dopo la lezione. Parlavano in Italiano. Così, lei lo ha raggiunto mentre stava per salire in macchina e, in Italiano, gli ha chiesto il nome.
Lui le ha risposto. Lei si è presentata. Si sono sorrisi e si sono detti "ci vediamo mercoledì prossimo!"

martedì 9 febbraio 2016

Un post "chiesto" da lei

Questa sera Eleonora mi ha chiesto di aiutarla a fare i compiti di italiano. Doveva scrivere delle frasi per esercitarsi sulla differenza fra è ed e, e fra a e ha. Mi ha chiesto quindi di dettarle delle frasi.
Io ho iniziato con alcune facili, per poi progressivamente aumentare la difficoltà. Per non fare il "genitore curling" (quello che si mette con la scopetta sulla strada dei propri figli cercando di spazzolare via dal loro cammino tutte le difficoltà), ho messo dentro anche un po' di altre cose (che so che hanno fatto a scuola) tipo un e un' scegliendo anche parole tipo "estate".

È stata bravissima. Su una pagina intera l'unico errore è stato un "piaciono" al posto di "piacciono".

Mentre le facevo i complimenti lei ha commentato: "Una cosa così... merita di essere scritta sul tuo diario, così la leggono anche i nonni?"

Anche io a volte sono un "genitore curling"

lunedì 8 febbraio 2016

Le ha provate tutte

Sofia oggi ha fatto la visita che comprende fra le altre cose la discussione con il logopedista (dal quale dovrà andare per "togliere" la r moscia) e il richiamo delle vaccinazioni.
Alla fine è arrivato il momento di scegliere un piccolo gioco dalla scatola del dottore. La sua scelta è caduta su una palla rimbalzante. Ce n'erano però diverse. Così lei ha voluto provarle tutte. Ha poi scelto quella che rimbalzava talmente bene che è finita mooooolto vicino al computer del dottore.

domenica 7 febbraio 2016

Domenica tranquilla


La giornata è iniziata con Eleonora che ha chiesto se lei e Sofia potevano andare al cinema da sole, a vedere un film tratto dai libri dell'agenzia di bambini detective Lasse e Maja. http://lassemaja.net/en/the-books/
Permesso accordato.

Una volta recuperate le bimbe dopo il film abbiamo visto che alla Friends Arena era il momento delle visite guidate, così ne abbiamo approfittato per vedere dietro le quinte dello stadio, compreso lo spogliatoio della nazionale svedese e quello dell'AIK, che ha Friends Arena come stadio di casa.

Dopo il calcio "guardato" è stato il momento di quello giocato, e visto che gli altri due allenatori erano ammalati Eleonora mi ha fatto da assistente.
Una volta tornati a casa, al momento della cena, ecco la sorpresa finale: a Sofia è caduto un altro dente.
Vedremo se stanotte passeranno un topino o una fatina...

sabato 6 febbraio 2016

Torneo con pernotto

Oggi dopo l'allenamento di pallavolo il responsabile della squadra ha comunicato che a maggio la squadra parteciperà alla Mikasa Cup, il torneo di Kidsvolley più grande della Svezia, con squadre da tutta la nazione. Si svolgerà ad Örebro. Sarà su due giorni, e così ci sarà anche l'emozione per il pernottamento fuori.
Eleonora è già contenta adesso.
Le faccio vedere Mila e Shiro,  Mimì o entrambi?

venerdì 5 febbraio 2016

Bolibompa

Bolibompa è il programma, per i bambini più piccoli, della TV di stato svedese. Mezz'ora ogni giorno. Oltre ai presentatori il protagonista principale è un drago molto simpatico.

Tramite una compagna di classe la cui mamma lavora alla televisione oggi Sofia e la sua classe sono andati a visitare gli studi dove viene registrata la trasmissione.

È tornata a casa al settimo cielo, ed Eleonora ha ammesso che era un pochino invidiosa. Fra l'altro negli studi hanno incontrato il cantante Måns Zelmerlöw (quello che ha vinto l'Eurovision Song Contest) che li ha salutati. E di questa cosa è stata un pochino invidiosa anche mamma Anette.

giovedì 4 febbraio 2016

Apprendere tramite Eleonora

In storia sta facendo i vichinghi, così io sto imparando la differenza fra quelli svedesi che andavano a est per commerciare e quelli danesi che andavano a ovest per saccheggiare. Sto anche imparando un po' dell'alfabeto runico e ho scoperto che la parola inglese window deriva da quella vichinga vindöga, che era l'apertura nel tetto della capanna dalla quale fare uscire il fumo del fuoco.

In matematica ha imparato un modo di fare le moltiplicazioni che non conoscevo, così l'ho imparato anche io. Mi sto facendo anche il vocabolario dei vari termini matematici e geometrici in svedese, mentre a lei in cambio insegno gli stessi  termini in italiano.

I compiti di Eleonora sono una grande fonte di apprendimento anche per me.

mercoledì 3 febbraio 2016

Oramai è abitudine

Quella che pensavo essere una cosa temporanea sembra essere diventata una nuova routine mattutina: Eleonora e Sofia si alzano da sole, prima di me e Anette, si vestono, e ci preparano la colazione: caffè lungo per me, cappuccino per Anette.

Noi non abbiamo capito se ci sia un secondo fine o meno, però ci godiamo la cosa alla grande.

...o forse si tratta "solo" di accettare che oramai Eleonora ha le chiavi di casa, va e viene da sola, se accadono imprevisti come quello del doposcuola che era chiuso sa prendere da sola la decisione di venire in ufficio da me e di avvisare Anette via WhatsApp, se ci sono da prendere il pane dal prestinaio o il latte e qualcosa d'altro al negozio di alimentari ci va lei. Insomma, ha 10 anni, è una bambina, ma sta anche crescendo.

L'unica cosa che per il momento non ci sentiamo ancora di farle fare è quella di andare (o tornare) a scuola solo lei e Sofia. Lei vorrebbe, ma ci sembra una responsabilità per il momento ancora troppo grande.

martedì 2 febbraio 2016

Stordimento lento

Mentre ero in ufficio, alle 14:35, mi è suonato il cellulare. Era Eleonora.
"Ciao signorina...come mai mi chiami? Sì, lo so che giorno è... e si, ricevo la posta elettronica dalla tua scuola...perché? Ah, sì, il giorno del trimestre che il doposcuola è chiuso, certo che ho letto nell'email quando è, avrei anche dovuto scriverlo nell'agenda elettronica e comunicarlo alla mamma, ma mi è uscito de mente, perché? Quando è? ... il 2 febbraio... il 2 febbraio!!! ma è oggi!!! E quindi sei andata al doposcuola e hai trovato chiuso? E dove sei adesso? Quì in ufficio da me alla reception? Aspetta che scendo..." 

Meno male che Eleonora non è stordita come me. Così oggi pomeriggio è venuta a farmi compagnia in ufficio.

lunedì 1 febbraio 2016

Primo allenamento con la neve

Sembrava che l'inverno quest'anno fosse stato proprio corto. Qualche giorno sopra lo zero e tutta la neve era sparita. Poi oggi, proprio mentre c'era il primo allenamento all'aperto per Sofia e la squadra di calcio, ecco che ha cominciato a nevicare, cosa che fra l'altro rende il campo di erba sintetica quasi più adatto all'hockey che al calcio.
Tutte le bambine però l'hanno presa molto bene. Loro sono abituate a giocare fuori. E visto che come si dice qui "non esiste il cattivo tempo, ma solo vestiti "cattivi"", ecco che l'allenamento è stato un divertimento.